IN ONDA

Radio Fresh

Traccia corrente

Titolo

Artista


Sindaci dell’Appennino: Enel ci ascolti di più

Scritto da il Agosto 10, 2020

Lo scorso 3 agosto i sindaci dell’Unione dell’Appennino bolognese si sono confrontati sui gravi disagi provocati dallo sversamento di fango nelle acque del Limentra e del Reno.
Lo sversamento è dovuto alle operazioni di svaso realizzati da Enel Green Power nel bacino di Pavana, che ha causato la morte di moltissimi pesci e danni ancora da quantificare all’intero ecosistema fluviale.

Al di là delle responsabilità penali, i sindaci non riescono a digerire l’atteggiamento della dirigenza di Enel Green Power, che ha in gestione i bacini di Pavana come quelli di Suviana, di Santa Maria e del Brasimone.
Un atteggiamento di chiusura e scarsa disponibilità a confronto.
I sindaci si lamentano anche di come negli anni la Regione Emilia-Romagna abbia trascurato il tema, con poche conferenze dei servizi e mancata approvazione dei piani di gestione. L’accaduto deve essere l’occasione per un’inversione di rotta.

Inoltre, preoccupa la possibilità che sia chiamato a risolvere i problemi generati chi per prima ne è stato causa o comunque non è stato capace di impedirli.

Il sindaco di Castel di Casio Marco Aldrovandi conosce bene il problema: la parte destra del pacino di Pavana è nel comune di Castel di Casio, mentre la parte sinistra è nel comune di Sambuca Pistoiese.

«Di fronte a un disastro come quello a cui abbiamo assistito le responsabilità sono evidenti.
L’attuale dirigenza locale di Enel Green Power ha dimostrato di non essere in grado di gestire una operazione di svaso. Questo mi preoccupa perché se un piccolo bacino come quello di Pavana ha causato un disastro da cui chissà quando ci riprenderemo, proviamo a immaginare cosa potrebbe accadere gestendo con la stessa superficialità anche gli altri bacini.
Ci aspettiamo un ricambio ai vertici perché è il minimo dopo un tale scempio».

Durante la giunta è emersa anche la difficoltà di avere un’interlocuzione costante ed efficace con Enel Green Power, che pire sarebbe auspicabile.
Secondo i sindaci dell’Unione questo rapporto, negli ultimi anni, si è profondamente deteriorato.
Al di là di operazioni complesse come gli svasi dei bacini per procedure di messa in sicurezza, sono tante le questioni per i quali gli amministratori locali gradirebbero essere ascoltati da Enel.

Il sindaco di Camugnano, Marco Masinara conferma:
«Non dimentichiamo che Enel gestisce i bacini, e come tale il confronto con i sindaci del territorio sarebbe doveroso.
Sono tanti i temi che mi piacerebbe affrontare con loro, dallo sfalcio dell’erba e alla rimozione di ramaglie sui territori di loro proprietà alla manutenzione generale delle sponde, sino alla questione delle competenze e delle responsabilità di ciascuno.
Purtroppo però parlare con loro non porta soluzioni concrete».

L’intenzione dei sindaci è quella di far si che agli incontri con Enel Green Power facciano seguito soluzioni più efficaci di quelle individuate sinora.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *