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Vergato: Lea Bisonti festeggia 100 anni

Scritto da il Agosto 6, 2020

La signora Lea Bisonti, lo scorso 30 luglio, ha festeggiato i suoi cento anni insieme ad amici e parenti nella residenza per anziani “Gigi Bontà” di Vergato, dove Lea risiede da un paio d’anni.

I festeggiamenti sono stati l’occasione per l’amministrazione comunale per ringraziare i gestori della struttura che sono riusciti a superare indenni l’emergenza legata alla pandemia di Covid-19.

Il sindaco Giuseppe Argentieri infatti commenta:
«Faccio gli auguri alla signora Lea e colgo l’occasione per sottolineare che il comportamento del personale di questa struttura è stato encomiabile.
Hanno saputo bloccare in tempo le visite e attuare i protocolli per proteggere i loro ospiti, e per questo li ringrazio.
Se la signora Lea è qui a festeggiare i cento anni è merito anche loro».

Anche per quanto riguarda la festa, le procedure sono state molto attente.
Per concedere l’accesso al giardino esterno riservato agli incontri con i familiari, questi ultimi sono stati sottoposti a triage telefonico nei giorni precedenti alla festa. Al loro ingresso sono invece stati sottoposti a verifica della temperatura corporea e dell’eventuale sintomatologia tramite check-list.
Inoltre è stato disposto l’obbligo di mantenere la mascherina, dell’igiene delle mani e del distanziamento di almeno un metro dall’ospite.

La storia di Lea Bisonti

Nata a Vergato, la signora Lea ha vissuto a lungo a Milano dove faceva la collaboratrice scolastica presso un istituto d’Arte a Monza.
Lea ha un figlio, Ivano, che ha cresciuto da sola dopo aver perso il marito durante il bombardamento di Vergato nel 1943, un nipote Gabriele e una sorella, la signora Maria.

Durante gli anni a Milano, ha assistito in prima persona all’attentato di Piazza Fontana del dicembre 1969; è scampata per un pelo allo scoppio della bomba alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980, dove era appena scesa dal treno da Milano per recarsi a Vergato dai genitori.

Nonostante a vita travagliata, Lea è sempre allegra e sorridente, e mostra un approccio alla vita molto ottimista e positivo.
Ama la musica e ballare in compagnia, ama soprattutto cucinare, cosa che faceva sempre per coloro che amava, poiché le piace molto aiutare le altre persone.
I fortunati che a Natale hanno ricevuto le sue torte infatti ne conservano un bellissimo e gustoso ricordo.

Alla domanda “qual è l’elisir di lunga vita” ha risposto: lavorare tanto e mangiare bene.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese


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