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Unione dell’Appennino: I risultati positivi degli ultimi mesi

Scritto da il Settembre 3, 2020

Il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese Maurizio Fabbri e il presidente dell’Istituzione dei servizi sociali Giuseppe Argentieri valutano positivamente il percorso fin qui compiuto e l’attività svolta negli ultimi mesi di emergenza sanitaria.

I due sindaci, in un contesto storico in cui la crisi sanitaria e quella economica hanno fatto rialzare la testa a due mali endemici della montagna bolognese, il disfattismo e soprattutto il campanilismo, ci tengono a sottolineare al contrario i risultati positivi degli ultimi mesi.
Se è vero che in alcuni ambiti come quello della polizia municipale e della scuola si è deciso di tornare indietro, in altri invece gli obiettivi raggiunti sono evidenti.
Non a caso si tratta di quegli ambienti, come il turismo, i servizi sociali, l’informatica e la comunicazione istituzionale in cui l’adesione all’Unione è stata netta e completa, senza i distinguo e le esitazioni che invece hanno riguardato altri servizi.

Le parole del presidente dell’Unione

Il presidente Maurizio Fabbri spiega:
«Il successo turistico di questa estate è sotto gli occhi di tutti.
Ovviamente aspettiamo i dati ufficiali a fine stagione ma gli oltre 4600 partecipanti alla rassegna Crinali sono un numero straordinario che ci sentiamo di rivendicare.
La situazione sanitaria ha in parte favorito il nostro territorio, ma la verità è che comuni ed esercenti si sono fatti trovare pronti a gestire al meglio questa situazione grazie al lavoro degli ultimi anni.
Tutto ciò sarebbe stato impossibile senza il prezioso impegno dell’Ufficio Cultura e Turismo dell’Unione. Ha coordinato i nostri comuni e ci ha messo in contatto con realtà importanti come la Destinazione Turistica della Città metropolitana e Bologna Welcome.
Su diversi aspetti e priorità dei nostri cittadini, l’aver lavorato insieme è stato senz’altro un valore aggiunto: il nostro obiettivo è superare il campanile e dare risposte collettive».

Fabbri sottolinea anche i risultati ottenuti sul fronte della protezione civile, con la distribuzione capillare dei dispositivi di protezione individuale.
Sottolinea anche il fatto che sono tanti i tavoli in cui il fatto di avere un rappresentanza unica come Unione consente di avere una voce più autorevole.
Si pensi al Piano Territoriale Metropolitano o alla collaborazione con Lepida per la lotta al digital divide.
Grazie al servizio informatico dell’Unione, l’attivazione dello smart-working ha permesso ai Comuni di poter garantire la continuità dei servizi anche a distanza.

Le parole del presidente dell’Istituzione dei servizi sociali

Giuseppe Argentieri sottolinea invece come l’attenzione dei comuni sul fronte sociale è ormai un fatto acclarato.

«Se non avessimo avuto un coordinamento preciso ed efficace da parte del Servizio Sociale Professionale in questi mesi, probabilmente ci saremmo mossi in ordine sparso spendendo di più e peggio.
Invece abbiamo assistenti sociali che conoscono i territori anche al di là dei confini comunali e questo fa sì che a tutti i cittadini sia garantito un trattamento equo, al di là del Comune di provenienza.
Senza contare che abbiamo garantito l’assistenza alle persone più fragili anche nei momenti più duri del lock-down». 

Il coordinamento degli sportelli sociali ha poi consentito di fornire risposte omogenee sul territorio e di organizzare la pronta distribuzione dei contributi di solidarietà alimentare ai cittadini anche a distanza.

Fondamentale è stata anche la generosità degli artisti del territorio: grazie a loro il conto bancario unico allestito dall’Unione ha raccolto quindicimila euro, utilizzati per affrontare l’emergenza sanitaria.
Con questi fondi è stato possibile acquistare più di cinquemila mascherine e 440 buoni spesa da 25€.

I sindaci confermano poi che in maniera trasparente e laica la giunta sta facendo valutazioni sui singoli servizi. Su quelli in cui investire e su quelli da modificare, perché è evidente che si tratta di un percorso in continua evoluzione volto a valorizzare ed ampliar i tanti aspetti positivi del cammino comune.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese


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