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Unione Appennino: Potenziare il servizio ferroviario per evitare il sovraffollamento

Scritto da il Maggio 21, 2020

Nella giunta del 18 maggio i sindaci dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese hanno condiviso le preoccupazioni relative al trasporto ferroviario recentemente evidenziate dal CRUFER.

Gli amministratori hanno timori legati al rischio che treni sovraffollati possano diventare veicoli di contagio del coronavirus.
Durante la fase più grave i servizi sono stati garantiti in sicurezza, ma ad oggi c’è un grosso interrogativo su come potrà evolvere la situazione il futuro.
Vista la riduzione del numero dei lavoratori pendolari e la chiusura delle scuole nei mesi scorsi è stato possibile viaggiare in sicurezza.
Questi sono fattori che hanno garantito le distanze minime ma che sono destinati a variare.

Ad oggi è stato ripristinato quasi il 70% dei treni che circolavano prima della crisi.
L’azienda ferroviaria prevede di arrivare al 100% in occasione del cambio orario estivo previsto per il 14 giugno.
I sindaci sostengono che sarebbe opportuno anticipare il programma, visto che dal 18 maggio quasi tutti i lavoratori sono tornati a spostarsi.

L’aumento dell’offerta per garantire il distanziamento diventerà ancora più fondamentale.
l’azienda dei trasporti ha dichiarato di “non essere nelle condizioni di impedire ai viaggiatori di salire sui treni” anche se fosse stata raggiunta la capienza previste dalle norme anti-contagio, né di verificare i corretto utilizzo delle mascherine.
Per questo motivo la sicurezza può essere garantita solo dal corretto distanziamento da parte degli utenti. È a loro che si chiede il maggior senso di responsabilità possibile per adeguarsi a norme che proteggono la salute di tutti.

In assenza di opportuni interventi è inoltre molto forte il rischio che una gran parte dell’utenza sia spinta a utilizzare il mezzo privato con gravi impatti economici ed ambientali.

Le parole dell’assessore alla mobilità per l’Unione

Il sindaco di Grizzana Morandi e assessore alla mobilità per l’Unione Franco Rubini spiega:
«Il servizio ferroviario, sia sulla linea Porrettana che sulla Direttissima, è fondamentale per le nostre realtà e per la mobilità sostenibile a livello metropolitano.
Per questo siamo preoccupati in particolare dagli effetti che avrà a settembre la riapertura delle scuole, quando in concomitanza con gli orari scolastici è inevitabile che i treni tornino ad affollarsi.
Chiediamo quindi a TPER Trenitalia e alla Regione che, nel breve termine, siano ripristinati al più presto i livelli di servizio ante-covid19, e poi di individuare potenziamenti come per esempio l’aumento dei treni negli orari di punta che possano scongiurare il rischio di diffondere nuovamente il contagio.
Da parte nostra siamo disponibili al confronto».

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese


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