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Come distinguere una vipera da un serpente non velenoso

Scritto da il Luglio 2, 2019

Negli ultimi giorni la Polizia locale della Città metropolitana ha ricevuto diverse segnalazioni di avvistamenti di vipere anche in aree periferiche della città o parchi urbani.
Il Comando ritiene quindi opportuno specificare che in ambito urbano non sono presenti questo genere di rettili non essendo il lor habitat. Si tratta invece di altre specie di ofidi non velenosi e assolutamente innocui, anzi utili in quanti si cibano di topi.”

La polizia locale di Palazzo Malvezzi consiglia di consultare la guida su “come distinguere una vipera da un altro serpente non velenoso”.
La guida fornisce informazioni dettagliate su come riconoscere il morso della vipera da quello di un altro serpente non velenoso.

In Italia sono presenti 23 specie di serpenti di cui solo 4 sono pericolose per l’uomo, in quanto possono procurare un morso velenoso.
Grazie alla guida è possibile inoltre identificare il serpente grazie alle descrizioni delle specie che popolano il territorio bolognese.

La Vipera comune, o aspide, è presente esclusivamente nell’area appenninica, e frequenta tendenzialmente ambienti aridi come pendii aperti e asciutti, ma può essere trovata anche in zone umide ad alta quota.
Gli adulti raggiungono i 60-75 centimetri di lunghezza, il corpo è pesante, la coda corta e la testa larga di forma triangolare, il muso è rivolto all’insù e l’occhio è piccolo con la pupilla verticale. I movimenti della vipera sono lenti e mancano di aggressività, infatti morde solo se infastidita o calpestata.

In caso di morso di vipera, riconoscibile dal segno di due forellini distanziati di circa 6-88 mm, circondati da un alone rosso, da cui fuoriesce sangue misto a siero, la guida consiglia di:

  • mantenere la calma per evitare un’accelerazione del flusso sanguigno che faciliterebbe la propagazione del veleno;
  • fasciare ed immobilizzare la zona o l’arto colpito, come si farebbe in caso di frattura, ma non bloccare la circolazione del sangue;
  • disinfettare il punto morsicato;
  • recarsi velocemente da un medico o in ospedale.

C’è anche una lista di comportamenti di evitare:

  • tagliare o cauterizzare la ferita;
  • applicare ghiaccio o succhiare la zona morsicata;
  • somministrare un siero antiofidico;
  • fare un laccio emostatico;
  • agitarsi, fare sforzo fisico e ingerire alcolici.

La guida completa è disponibile a questo link.

Fonte: Città metropolitana di Bologna


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