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Vite in gioco: Una rassegna cinematografica in Appennino

Scritto da il Marzo 27, 2019

La seconda parte del progetto “Vite in gioco”, sostenuto dai Piani di Zona del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese, propone una rassegna cinematografica in Appennino a cura dell’associazione Porretta Cinema.

La rassegna inizierà lunedì 1° aprile alle 21:00 presso la biblioteca comunale Paolo Guidotti di Vergato, con la proiezione del film documentario “Vivere alla grande” di Fabio Leli.
Il film è stato presentato al Festival del Film di Locarno, al Milano Film Festival ed ha vinto il premio Giuseppe Fava 2018.
Fabio Leli spiega come “Vivere alla grande” sia soprattutto la speranza di poter risolvere la propria vita con il passaggio di una monetina sulla carta argentata di un gratta e vinci. Ma i biglietti vincenti sono solo 5 su 30 milioni. Il progetto di documentario nasce con l’intento di informare e raccontare tramite una storia articolata, l’inganno che subiscono giornalmente milioni di italiani.

Martedì 2 aprile nel FabLab di Castiglione dei Pepoli alle 21:00 sarà proiettato il documentario Slot – Le intermittenti luci di Franco di Dario Albertini.
Il film racconta la storia di un uomo abbandonato da moglie e figlia, esasperate dalla sua dipendenza dalle slot machins. Un documentario che è un viaggio senza filtri nell’oscuro e contorto meccanismo del gioco e delle macchine mangiasoldi.

Infine, la rassegna si concluderà giovedì 4 aprile alle 21:00 nel Cinema Kursaa di Porretta Terme con la proiezione di Mississipi Grind di Ryan Fleck.
La storia racconta la vicenda di Gerry, un uomo malato di compulsione al gioco, che si è rovinato la vita affidandola alle scommesse, e di Curtis, un giocatore di poker.
Un film on the road in cui i due protagonisti sono impegnati in un viaggio tra tornei di poker a New Orleans, casinò improvvisati, ippodromi e bar.

La rassegna cinematografica è parte di un più grande piano di azioni per contrastare il gioco d’azzardo patologico, messo in campo dal Distretto Socio-Sanitario e Ausl, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che ha già visto l’apertura di uno sportello a Vado di Monzuno.

Lo sportello riceve giocatori, familiari, conoscenti e persone direttamente coinvolte nel problema del gioco d’azzardo patologico per orientarli e indirizzarli sui servizi disponibili sul territorio dell’Appennino bolognese.

L’ufficio è aperto i primi tre martedì di ogni mese ed è co-gestito dalla Cooperativa sociale “Dai Crocicchi”, che si occupa di autonomia e integrazione sociale, housing sociale, minori e anziani, dipendenze, e dall’Associazione UDI (Unione Donne in Italia) di Bologna, impegnata per l’emancipazione femminile e la parità di genere.
Esiste anche un servizio di consulenza telefonica: 349-7849183.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino


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