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Vado: Uno sportello per la prevenzione alla ludopatia

Scritto da il Gennaio 8, 2019

Oggi, Martedì 8 Gennaio, nasce uno sportello per prevenire e fornire informazioni sulla ludopatia, un progetto sostenuto dai Piani di Zona del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino Bolognese, in collaborazione con l’Ausl.

Un ufficio presso la delegazione comunale di Vado di Monzuno verrà messo a disposizione per chiunque voglia essere informato o aiutato sulla ludopatia. Verranno ricevuti i giocatori ma anche i familiari, i conoscenti o le persone direttamente coinvolte nel problema del gioco d’azzardo patologico, per essere orientati e indirizzati sui servizi disponibili sul territorio, degli sportelli sociali che possono fornire un quadro sui possibili strumenti di sostegno economico, ai servizi sociali professionali che quando è necessario possono indirizzare a strumenti sanitari più specifici per la cura delle dipendenze.

Lo sportello è aperto a tutti i cittadini del distretto, e sarà aperto per tutti i primi martedì del mese fino a luglio e sarà co-gestito da due attori: la Cooperativa sociale “Dai Crocicchi”, che si occupa di autonomia e integrazione sociale, housing sociale, minori e anziani, dipendenze e dall’ Associazione UDI (Unione Donne in Italia) di Bologna, impegnata a perseguire l’emancipazione femminile e la parità di genere.

Il primo martedì del mese dalle 15:00 alle 18:00, presso lo sportello a Vado sarà presente l’avvocato Camilla Zamparini, dell’Associazione UDI di Bologna, per fornire in particolare informazioni di natura legale, cercando di prevenire un sovra indebitamento da parte delle famiglie dei giocatori e il rischio che finiscano preda dell’usura.
Il secondo e il terzo martedì dalle 10:00 alle 13:00 invece avranno un taglio più psicologico, durante i quali si punterà a stabilire un percorso di ascolto per i giocatori e i loro familiari, che porti alla realizzazione di un gruppo guidato da un educatore e da uno psicologo.

Verrà inoltre messo a disposizione un servizio di consulenza telefonica al numero 349 7849 183.

Il progetto è solo una parte del grande piano di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico messo in campo dal Distretto Socio-Sanitario e Ausl finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per una cifra di circa 45 mila euro, che prevede in un futuro di portare laboratori a scuola, sensibilizzazione degli esercenti locali, spettacoli cinematografici e teatrali sul tema.

«Il tema delle ludopatie è estremamente serio e attuale» commenta Marco Mastacchi, il presidente del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese «perché comporta delle vere dipendenze patologiche che hanno ripercussioni su chi è colpito e sui suoi familiari. Con questo servizio vogliamo lavorare sulla prevenzione e coinvolgere chi, per motivi di pudore, non ha ancora affrontato il problema. Non c’è nulla di cui vergognarsi, con il sostegno della comunità si può uscire da queste dipendenze prima che sia troppo tardi».

 

Fonte: Unione dei Comuni


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