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Vergato: pronti gli interventi di recupero dopo l’incendio del 2017

Scritto da il Luglio 5, 2018

Dopo un anno dal terribile incendio che l’estate scorsa ha devastato un’area di 175 ettari di bosco e cespuglieti tra Monte Pero e Susano, nel Comune di Vergato, la Giunta dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese ha approvato il progetto per il ripristino dell’area, studiato anche per prevenire futuri danni.

L’Unione ha deliberato il 2 luglio due interventi che rientrano nel piano Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna 2014-2020.

Il primo intervento riguarderà il consolidamento di un’area denominata Serraglio, nei pressi di Baragazza, che negli anni scorsi ha subito danni a causa del dissesto idrogeologico.

Mentre il secondo intervento riguarda l’area di Vergato colpita dall’incendio di natura dolosa. L’obiettivo è quello di far sviluppare la vegetazione forestale autoctona e di creare un percorso che possa sia agevolare l’ingresso da parte dei vigili del fuoco e dei mezzi di soccorso della protezione civile, sia per evitare la diffusione di un eventuale nuovo incendio.

Le piante morte e irrecuperabili saranno abbattute, mentre quelle solo danneggiate verranno curate e potate. Questo intervento è indispensabile per la sicurezza della zona, poiché il vento potrebbe trasportare i fusti morti provocando ulteriori danni.

Risanare le piante sopravvissute servirà a favorire la ripresa della vegetazione. La legna secca verrà tirata in loco e convertita in humus che favorirà negli anni la rinnovazione naturale.

Verranno ripristinate le scoline laterali infatti evita che le piogge possano tornare a danneggiare il manto stradale delle piste, una volta ripristinato.

“Abbiamo mantenuto fede agli impegni, grazie alla Regione Emilia-Romagna abbiamo trovato le risorse per porre rimedio ai danni dell’incendio dell’anno scorso che ha interessato un’ampia area dei monti Pero e Aldara” commenta il sindaco di Vergato Massimo Gnudi. “Il progetto non è solo una operazione di ripristino, che purtroppo richiederà anni, ma pone le basi anche per impedire il ripetersi di un fenomeno di tali dimensioni con piste tagliafuoco. Oltretutto l’area è attraversata da un sentiero CAI che in alcuni tratti coincide anche con gli itinerari storici della Linea Gotica, per cui il recupero è doppiamente significativo”.

I lavori dureranno indicativamente 5 mesi e costeranno circa 160 mila euro.


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