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San Benedetto: Un’area urbana attrezzata dedicata a Cesare Agostini

Scritto da il Febbraio 3, 2021

Il Comune di San Benedetto Val di Sambro intitola all’avv. Cesare Agostini una delle aree di sosta più utilizzata dai camminatori della Via degli Dei nella frazione di Pian di Balestra, a lato di Via Del Bastione, al fine di rendere omaggio all’uomo appassionato di archeologia e dello studio della storia romana, scomparso il 13 novembre 2020.
È anche in questo modo che l’Amministrazione Comunale ha voluto ricordare la lunga ed importante storia dell’amico e compianto Cesare Agostini, una storia che inizia negli anni ’80  e che durerà quasi trent’anni.

Agostini e Santi: La scoperta della Flaminia Militare

Cesare Agostini e Franco Santi scoprono nelle vicinanze del Comune di San Benedetto, sotto mezzo metro di terra, una strada romana lastricata. Seguendo le indicazioni di fonti storiche e mettendole a confronto con l’orografia, per anni la coppia di amici si è dedicata a scoprire la direzione tracciata al console Caio Flaminio nel 187 a.C.

Tito Livio è l’unica fonte storica che ricorda la costruzione della strada transappenninica Bologna – Arezzo ad opera del console Caio Flaminio.
Prima e dopo di lui, non si trova alcun cenno nella storiografia romana di epoca repubblicana, o di epoca imperiale né in epoca medievale, sulla costruzione di questa importante strada né tantomeno l’indicazione del suo percorso.
Se si tiene conto degli avvenimenti bellici di quegli anni, che hanno indotto Roma a costruire questa strada, è verosimile supporre che essa sia nata per prevalenti intenti strategici: sia come collegamento diretto per raggiungere rapidamente Bologna da Roma, sia come strada militare di controllo delle non ancora domate popolazioni liguri appenniniche.

Cesare e Franco hanno scavato per anni e portato alla luce la strada romana, ma non si sono limitati a questo: l’hanno promossa e fatta conoscere.

Le parole del Sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni

«Siamo davvero felici di questa intitolazione. Ricordare con una strada o una piazza un personaggio della nostra storia locale significa ornarne il ricordo ed il valore, assicurarne in qualche modo la memoria nella vita quotidiana dei cittadini di oggi e domani; incoraggiare la salvaguardia del patrimonio storico-culturale locale creato negli anni grazie all’impegno e all’opera di donne e uomini che si sono distinti per ragioni diverse ed in tempi diversi.»

Nell’estate del 2018 in quell’area in Via del Bastione, oggi dedicata ad Agostini, proprio ai piedi della Flaminia Militare è stata inaugurata sempre dal Comune in collaborazione con Cesare una fontana per i viandanti: “la fonte della strada”.
Sicuramente non una grande opera dal punto di vista economico, ma sicuramente una grande opera dal punto di vista simbolico.
Come ci raccontava il grande amico Cesare Agostini, in quel punto era presente da secoli una fonte, appunto cosiddetta “fonte della strada”, che serviva ad abbeverare tutti coloro che percorrevano la Strada Flaminia Militare.
Nel secolo scorso la sorgente si è esaurita, per questo il Comune ha deciso di ripristinarla, per dissetare i viandanti per qualche altro migliaio di anni.

Angela, la moglie di Cesare, ha commentato:
«Siamo molto contenti del pensiero e della scelta compiuta dal Comune che ringraziamo. Sono certa che Cesare apprezzerà e ne sarà contento.»

 


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