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Studio Unibo: come servirci dell’AI per la protezione delle foreste

Scritto da il Dicembre 6, 2023

L’intelligenza artificiale al servizio delle foreste: è lo studio congiunto di oltre 150 scienziati della Global Forest Biodiversity Initiative con un team Unibo per far luce su come funzionano le nostre foreste e il loro importante ruolo nella cattura di gas serra. L’AI si rivela fondamentale in questo studio per capire come cambiano le foreste con il cambiamento climatico e capire come proteggerle.

I risultati possono essere letti su Nature e su Nature Plants.
“Grazie al contributo combinato di centinaia di ricercatori e dell’intelligenza artificiale è stato possibile far fare alla scienza un grande salto in avanti nella comprensione dell’ecologia delle foreste del mondo ed evidenziare così ulteriormente la necessità della loro protezione”, così Roberto Cazzolla Gatti, professore al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna e coautore dei tre studi.

“Sebbene le foreste non possano da sole sostituire la necessaria riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, i nostri risultati supportano l’idea che la conservazione, il ripristino e la gestione sostenibile di diverse foreste possano offrire contributi preziosi per raggiungere gli obiettivi globali per la tutela del clima e della biodiversità. Abbiamo potuto verificare, per la prima volta, che nonostante le variazioni regionali, le previsioni su scala globale hanno una notevole coerenza, con una differenza solo del 12% tra le stime effettuate da terra e quelle derivate dal satellite. Le foreste sono insomma un importante serbatoio di carbonio terrestre, ma i cambiamenti antropogenici nel clima e nell’uso del territorio riducono la loro capacità di assorbimento”.


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