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San Benedetto Val di Sambro: Le prime Family Card

Scritto da il Agosto 2, 2019

In questi giorni stanno iniziando ad arrivare a casa delle famiglie destinatarie le prime “Family Card”. Le tessere sono fortemente volute dall’amministrazione comunale di San Benedetto Val di Sambro per sostenere le famiglie numerose.

La card darà alle famiglie con tre o più figli l’accesso ad una serie di sconti e agevolazioni presso gli esercizi commerciali del territorio che hanno aderito all’iniziativa.
Alle famiglie sarà consegnato un opuscolo con l’elenco dei negozi aderenti che saranno riconoscibili mediante apposite vetrofanie.

I vantaggi

Nella lista dei negozi troviamo: alimentari che praticheranno sconti fino al 10% di sconto sulla spesa o che sosterranno parte dei costi dei campi estivi per i propri soci; ristoranti che applicheranno vari sconti (in alcuni casi pasti gratuiti per bambini di meno di 6 anni); cartolerie che su alcuni articoli applicheranno fino al 20% di sconto; piscine che faranno entrare gratis i ragazzi accompagnati; patronati che offriranno alcuni servizi a titolo gratuito.

Questi vantaggi si sommano a quelli previsti dal regolamento approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 22 febbraio.
Una riduzione dello 0,1% sulla TARI, sull’addizionale IRPEF e l’assegnazione di contributi economici per famiglie numerose residenti: 50€ per chi ha almeno un figlio che usufruisce del servizio mensa; 25€ per altri servizi comunali come il trasporto scolastico, pre-post scuola, campo estivo comunale e la pratica sportiva.
Il contributo è per famiglia e non per figlio.
È possibile sommare più contributi se si usufruisce di diversi servizi.

Come ottenere la “Family Card”

C’è tempo fino al prossimo 30 ottobre per far pervenire in Comune le domande per ottenere la family card e le agevolazioni.
I requisiti prevedono la residenza, la cittadinanza italiana (o la residenza in Italia da almeno 10 anni con regolare titolo di soggiorno) e l’essere in regola con i pagamenti di tributi e tariffe comunali.

I contributi sono dimezzati se il valore dell’ISEE del nucleo familiare è superiore a 30 mila euro.
In futuro si pensa a forme di incentivazione per i proprietari di appartamenti che li affitteranno a famiglie numerose.

«Queste forme di welfare generativo non si sostituiscono di certo ai servizi pensati per i nuclei più fragili.» chiarisce il sindaco Alessandro Santoni «Semplicemente si tratta di una forma di sostegno rivolta soprattutto per quelle famiglie che non necessariamente sono beneficiare dei tradizionali servizi socio-sanitari di sostegno. Una prima analisi ci porta ad ipotizzare che il beneficio generato dall’insieme di queste iniziative pubblico-private potrà essere di alcune centinaia di euro per ogni nucleo familiare. Ci tengo a ringraziare per questo tutte le attività che hanno aderito, sperando che questo processo virtuoso possa essere sempre più esteso a livello territoriale, poiché è indistintamente riconosciutala necessità di sostenere il più possibile le famiglie che qui vivono».

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese


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