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No Tobacco Day: l’impegno di Bologna contro il fumo

Scritto da il Maggio 31, 2022

La Regione Emilia Romagna è in prima linea per limitare il consumo di tabacco e di fumo. È stato approvato e firmato in questi giorni il Piano di prevenzione 2021-2025 con l’obiettivo non solo di diminuire il numero di cittadini fumatori, mai anche di incoraggiare uno stile di vita più sano e salutare.

“Limitare il fumo è uno degli obiettivi che la Regione ha deciso di perseguire, rafforzato anche nel Piano di prevenzione 2021-2025 recentemente approvato, con una parte dedicata al tema dei corretti stili di vita- dice Raffaele Donini, l’assessore regionale alla Sanità. I dati sono confortanti e dimostrano che l’impegno del nostro sistema sanitario e i programmi realizzati stanno dando buoni frutti. Ma in quest’ambito c’è ancora molto da fare per motivare i fumatori, soprattutto i più giovani, ad abbandonare questo vizio così dannoso per la salute”.

Il fumo non solo aumenta l’inquinamento atmosferico peggiorando la qualità dell’aria, ma è un grande rischio per la nostra salute e una spesa ingente per la sanità pubblica. Secondo i dati dell’Oms il fumo causa 6 milioni di decessi all’anno, in pratica un decesso ogni 6 secondi.

In Europa secondo i dati di Eurobarometro il 26% della popolazione è fumatrice ed è in aumento la classe d’età 15-24 anni. In Italia invece la fascia d’età 18-69 non fuma (58%) oppure ha smesso (18%).

Per quanto riguarda la Città metropolitana “l’abitudine al fumo mostra forti differenziali demografici e socio-economici – spiega l’ Ausl – la percentuale di fumatori è più alta  negli  uomini  (30%, le donne si fermano al 25%), tra  i più giovani e fra le persone  con  molte  difficoltà  economiche  (tra i  quali fuma quasi un intervistato su   due).  Tra i fumatori adulti  il 6%  è  un  fumatore  occasionale (meno  di  una  sigaretta  al  giorno), mentre  il  17%  è  un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno). Il confronto tra Distretti poi evidenzia delle differenze anche se non significative: la percentuale di fumatori risulta più alta nei Distretti Appennino Bolognese e Città di Bologna (30%), mentre la percentuale più bassa si osserva nel Distretto Reno, Lavino e Samoggia (22%).

Cosa fare allora? L’Ausl di Bologna congiuntamente al Policlinico Sant’Orsola e all’Istituto Ortopedico Rizzoli si impegnano da anni nella lotta contro il fumo incentivando l’utilizzo di appositi Centri Antifumo (12 attivi nel 2021). I fumatori che decidono di smettere possono essere aiutati dai corsi organizzati dalle Aziende sanitarie. Di seguito l’elenco dei centri nel territorio:

  • Distretto Città di Bologna – BOLOGNA Porto – Poliambulatorio Montebello    Su prenotazione 
  • Distretto Città di Bologna – BOLOGNA Borgo Panigale – Casa della salute Borgo Reno   Su prenotazione
  • Distretto S.Lazzaro di Savena – SAN LAZZARO DI SAVENA – Casa della salute    Su prenotazione
  • Distretto Pianura Est – BENTIVOGLIO – Ospedale di Bentivoglio    Su prenotazione

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