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Monzuno: Riaperta la tangenziale

Scritto da il Marzo 25, 2019

La mattinata del 22 marzo ha visto come protagonista la riapertura ufficiale al traffico della tangenziale di Monzuno, dopo un’interruzione di sei anni.

L’opera è stata ceduta gratuitamente al Comune di Monzuno da Autostrade per l’Italia, facendo parte dei lavori previsti per compensare la realizzazione della Variante di Valico.

La “Tangenziale di Monzuno” unisce la strada provinciale 59, quindi i comuni di Monghidoro Loiano, con il tratto che conduce a Vado, evitando l’attraversamento del centro abitato di Monzuno.
La soluzione è stata pensata principalmente per agevolare il passaggio di mezzi pesanti, provenienti dall’Alto Savena e diretti all’ingresso autostradale di Sasso Marconi, e alleviare i conseguenti disagi recati ai cittadini.

La tangenziale venne inaugurata nel 2009, a marzo del 2013 evidenziò una lesione nel manto stradale, che lasciava presagire un movimento franoso in atto, accentuatosi fino a spingere il Comune a ordinare la chiusura della strada.
Poco dopo l’ordinanza la tangenziale crollò per un tratto di oltre 20 metri.
In seguito, il Comune segnalò l’evento ad Autostrade, responsabile della progettazione e della costruzione dell’opera, la quale confermò che il dissesto era strutturale e non attribuibile alle eccezionali piogge del periodo.
Autostrade per l’Italia ha quindi corrisposto al Comune la somma di 600 mila euro per il ripristino della strada, somma che è stata integrata di ulteriori 20 mila euro stanziati dal Comune.

«Finalmente restituiamo questa strada ai cittadini» commenta il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi «dopo aver superato ostacoli di varia natura. C’è da dire però che con l’occasione dei lavori abbiamo realizzato una segnaletica pensata per mettere in sicurezza i camminatori della Via degli dei che volendo potranno percorrere questa strada panoramica nella corsia dedicata ai pedoni. Non solo, anche i cittadini di Monzuno potranno approfittarne per una passeggiata, per cui possiamo dire che riconsegniamo una strada migliore di quella precedente».

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino


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